Pagine

domenica 28 aprile 2013

Non poterci far nulla.


Oggi il tempo era brutto.
Anche ieri! E io in casa non ci riesco a stare. Davvero: faccio fatica a non infilarmi nel bosco.
Allora nel primo pomeriggio, avendo intravisto la possibilità di far due passi senza annegare sotto al diluvio, decido diuscire. Mi preparo: prendo lo zaino, il cane e si va. So che giro fare: 5 o 6 km belli tosti di salita un pò dura ma almeno, visto che il giro è corto...
Sarà scivoloso e dovrò stare attento a non cadere rompermi la testa. Eh... e starò attento: sempre meglio che rompermi le scatole chiuso in casa!
Nemmeno 100 metri fatti ed inizia piovere di una pioggia leggere, a ondate più o meno intense ma, come già detto in un precedente post, si può stare per boschi se piove: basta avere l'attrezzatura giusta e io ce l'ho.
Qualche fulmine e lontani tuoni poi un raggio di sole. E poi di nuovo pioggia ma tutto sommato si va avnti bene.
Verso la fine del giro però qualcosa cambia repentinamente: sono le 16 circa e pare stia diventando notte. "Alla faccia!" penso. "Meno male che sono praticamente a casa perchè qui si mette al brutto sul serio". Varco la soglia di casa, mi tolgo la roba bagnata fuori di pioggia e dentro di sudeore e poi mi piazzo sotto alla doccia bollente. Merenda e divano, un pò di tele e un pò di lettura...relax!!
Ma cos'è questo rumore? Guardo fuori e vedo che diluvia: una pioggia strana, fitta, inconsueta... monsonica:  è tutto il giorno che penso ai monsoni con questo tempo che oramai non si capisce davvero più.
Torno al mio relax.
Ma il rumore della pioggia è forte. E cresce... qualcosa non va. Mi sento strano. Quanto è passato? Sono le 18 e qualcosa e la strada è un fiume pieno di terra che corre e ora c'è anche una vibrazione nell'aria, un suono cupo e minaccioso come un tuono lontano e continuo. Mi sento nervoso davvero e inizio a guardare dalla finestra per cercare di capire cosa sia questo suono e se stia succedendo qualcosa che mi sfugge.
Non lontano da casa c'è un torrentello che non ha mai "fatto male" a nessuno. Quello che vedo a fatica tra le fronde degli alberi è lui che si è trsformato da spumeggiante, limpido e fresco torrente di montagna (spesso in secca) a mostro marrone furioso e inferocito! A memoria di quelli che vivono qui, mai nessuno lo ha visto così.
E mentre cerco di capire cosa succede a 40 metri da me, vedo che l'acqua non passa più sotto al ponte della strada ma sopra. Poi sento delle urla e vedo gente correre. Ho un amico che vive li... che succede? Può essere più grave di quello che immagino? Gli telefono: "Hey! Ho sentito urlare, tutto bene?" ... "eh, non so, ho paura: l'acqua arriva da dietro, la mulattiera si è trasformata in un fiume e ho paura che entri e mi spazzi via tutto". Il mio amico è uno che ne ha viste di tuttii colori e in tanti anni non l'ho mai sentito allarmato...
Fine del relax: mi rimetto la mia roba anntipioggia che avevo steso ad asciugare e vado a vedere se posso essere di qualche utilità anche se dubito onestamente di riuscire a rispedire a calci in c**o un torrente su per la montagna.






Alla fine la paura è solo passata di striscio per le nostre strade sfiornado le porte delle nostre case ma ci ha offerto il suo volto migliore. Quello che ti ricorda che due ore di pioggia "fatta bene" possono cancellare 40 anni o più di vita e lavoro e che madre natura di tanto in tanto, a torto o a ragione, s' incazza e noi, oltre a giocarci in un istante tutto il nostro buonsenso ed istinto di sopravvivenza, non possiamo farci nulla.


quello che era un torrentello...

la strada ha retto finchè ha potuto
dove ora ci son pietre fino a qualche ora prima c'era una stradina sterrata ed un ponte in legno






martedì 16 aprile 2013

Arrivare alla meta

Non è per dimostrare nulla a nessuno.
Non è per vantarsi.
Non è per compiacere.
È solo perché non posso farne a meno.