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lunedì 6 maggio 2013

Sono andato al mare... Passando dal Bosco.

Natura.
Basta che sia natura, aria aperta e movimento.
Io cosa mi è successo non lo so ma non posso star seduto al bar, al ristorante o al chiuso per più di un periodo, come dire, molto limitato perché, semplicemente mi annoio! Mi viene una specie di orticaria esistenziale ed un pessimismo cosmico quando sto lì fermo impalato a bere mangiare e basta. Non ne sono più capace e non ho nessuna intenzione di farlo. Qualcosa è cambiato e a me va benissimo così.
Perciò fondamentalmente "mi va bene tutto" basta che non mi chiediate di stare a far la muffa tutto il giorno perché io, ad un certo punto so che vi dirò: "Sentite... io vado a far 2 passi" e poi non so dirvi ne dove andrò ne quando tornerò.
Detto ciò ecco a Voi la mia gitarella al mare: from Camogli to Portofino via San Fruttuoso. A piedi. Per boschi. In uno splendido parco naturale davvero ben tenuto ed organizzato. Si tratta di 13 km circa e di 5 orette di camminata - a volte dura - e quest'ultimo dato, 5 ore, dipende da quante pause volete fare e dal vostro passo. Si tratta di un’esperienza  davvero gradevole... è la prima volta che noto un simile incontro tra la montagna con il suo bosco e il mare e non mi è affatto dispiaciuto, anzi! Mi piace veder approdare in spiaggia individui abituati al trekking: persone che di solito incontri in alta montagna... è bello vedere arrivare gente "conciata da escursionismo" in riva al mare, cambiarsi e trasformarsi in bagnanti qualunque. La riconosci quella gente: ha un innato rispetto per cose, ambiente e persone. Si tratta di anime discrete e silenziose che traggono soddisfazione dal contemplare uno scenario naturale di rara suggestione e ne apprezzano il silenzio.
Faceva caldo e quando sono arrivato a San Fruttuoso beach, mi son pentito immediatamente di non essermi portato il costume perché un temerario tuffo primaverile lo avrei anche potuto fare. Erano circa le 11 del mattino e mi son goduto una mezz’ora di pausa al sole e per fortuna c’era poca gente (perché io sono partito molto presto la mattina!). Poi ho trangugiato con foga e goduria i mie due bei pezzi di focaccia comprati a Camogli e ho atteso che raggiungessero lo stomaco e vi si accomodassero. Alle 12 inizia ad arrivare il “popolo-bue” del fine settimana, quello vomitato a più riprese dai battelli che fanno la spola dalle altre località e io mi rendo conto di aver calcolato bene i tempi. Ora potete pure sdraiarvi uno sopra all’altro e deliziarvi i timpani sentendo voci stridule di bambini scorrazzanti o discussioni becere del vostro vicino: non c’è problema: stavo giusto per andare via (sono Schivo & Boschivo, mica “dominghero spiaggiato”. Eh!)… Portofino mi attende e ciò vuol dire che c’è ancora mezzo trekking da fare: benissimo.
La camminata, quando giunge al termine si fa sentire, soprattutto sulle ginocchia messe alla prova dalle ripide discese. E li si approfitta della meta, di Portofino che è bella........... ma............ bene: sono arrivato, mi sono riposato, ho preso un rigenerante gelato ma............. non posso star seduto al bar, al ristorante o al chiuso per più di un periodo, come dire, molto limitato se no mi annoio! Mi viene una specie di orticaria mentale ed un pessimismo cosmico a star lì fermo impalato a bere mangiare e basta. Così mi guardo un’ultima volta intorno e mi rendo conto di essere davvero soddisfatto.
E' ora di tornare a casa.



Qualche considerazione.
Sconsiglio tale itinerario in estate: rischiate di fondere lungo il tragitto! E sappiate anche che, se decidete di fare il giro che ho fatto io ma dalla parte esterna, che costeggia il mare, è roba da esperti, nel senso che ci sono molte vie ferrate che non sono il massimo per i principianti o peggio ancora, per chi soffre di vertigini.
La via interna invece non presenta particolari difficoltà tecniche: basta essere allenati se no a Portofino si arriva giusto in tempo per avere un collasso.

Perciò, cari miei, devo dirvi che l'esperienza mi è piaciuta non poco e credo che, a partire dall'autunno, riprenderò l'esplorazione di quelle zone perché ci sono ancora circa 60km da percorrere. Tra l'altro vi informo anche di alcune cose: a Camogli presso l'ufficio turistico potete avere gratuitamente una cartina con tutti gli itinerari del parco.
Se, come me, venite da fuori, sappiate che se avete voglia di setacciare B&B via internet potete trovare soluzioni economiche per passare la notte nei paraggi contenendo i costi: per dormire ho speso €30 (con colazione) in un posto grazioso, pulito e gestito da una affabile famigliola a 5 km da Camogli. Nella stessa località ho cenato in una locanda alla mano (e ben nota ai buongustai) spendendo circa €15. Certo non mi sono abbuffato perché se il giorno dopo si va a camminare, l'ultima cosa che desidero è passare una notte di non riposo causa abbuffata da maiale la sera precedente! Chi cammina lo sa: la sera prima serve immagazzinare carboidrati. Punto. Io mi sono concesso un antipasto locale (abbondante e variegato), un ricco piatto di tagliolini ai carciofi, 1/4 di litro di barbera ed un litro di acqua: Tornerei in quella locanda solo per mangiare di nuovo quei tagliolini!

Camogli: bella, autentica, non per le automobili.
San Fruttuoso: un posto unico. Da vedere una volta nella vita.
Portofino: bello e snob.


San Fruttuoso






Segnaletica ovunque







ultimo sguardo verso Camogli: poi si entra nel bosco




pannelli informativi




segnaletica ovunque




torre Doria

il guardiano di San Fruttuoso




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